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venerdì 18 marzo 2011

La ragazza con l'orecchino di perla (film, 2003)

Nell'Olanda della seconda metà del XVII secolo, la giovane Griet (Scarlett Johansson) è una ragazza che vive a Delft intorno al 1660. Suo padre è un pittore di ceramiche divenuto cieco per un incidente sul lavoro; a causa delle difficoltà economiche familiari Griet viene mandata a servire a casa del pittore Jan Vermeer (Colin Firth). Emerge presto che anche Vermeer ha difficoltà a mantenere il suo elevato tenore di vita, tenuto conto del fatto che sua moglie mette al mondo un gran numero di figli e che lui non riesce a produrre più di due o tre quadri all'anno data la sua smania di perfezione. Con il tempo, Griet si abitua alla sua nuova vita e mostra segretamente interesse e innata comprensione riguardo ai colori ed alla pittura. Notando ciò, Vermeer le insegna come preparare i colori per i suoi dipinti, ma tiene segreti questi incontri a sua moglie. Mentre Griet svolge le commissioni fuori casa, incontra un giovane di nome Pieter, che viene attratto da lei, ma Griet non mostra subito di ricambiare i suoi sentimenti.
Anche il mecenate di Vermeer, Van Ruijven, prova attrazione per Griet e chiede a Vermeer di farla lavorare per lui. Vermeer rifiuta, ma per mantenere buone relazioni con Van Ruijven, la sua sola fonte di reddito, deve accettare l'incarico di dipingere per lui un ritratto di Griet. In realtà Vermeer prova un desiderio personale di ritrarla, ma sa che deve nasconderlo a sua moglie. Nel periodo in cui Vermeer dipinge il quadro, la sua relazione con Griet diviene più intima, mentre peggiora quella con la moglie, così che quest'ultima mostra sempre maggiore ostilità verso la ragazza. Infatti e loro differenze culturali e sociali non impediscono che il pittore scopra nella ragazza una particolare predisposizione all'arte: di lei farà la sua musa ispiratrice nonché modella per un ritratto che rimarrà icona della pittura fiamminga. Quando il dipinto è ormai ultimato, la moglie di Vermeer scopre la verità, incluso il fatto che Vermeer aveva ritratto Griet con i suoi orecchini di perla. Nel confronto finale con Griet, la moglie si sente insultata dal marito quando questi le dice di aver dipinto Griet anziché lei perché quest'ultima riusciva a capire meglio la sua arte. Griet viene allontanata dalla casa e va a vivere con Pieter. La scena finale vede Tanneke che porta gli orecchini di perla a Griet, implicitamente da parte di Vermeer. Sguardi complici e silenzi carichi di emozioni riempiono le atmosfere barocche di cui il film del britannico Peter Webber è abile testimone. 

Ho trovato questo film davvero splendido ed    all'altezza del libro omonimo della scrittrice Tracy Chevalier. Mi ha incantato il personaggio di Griet e fatto scorgere attraverso le sue giornate, la vita e le angustie di Delft. 

2 commenti:

  1. Ciao! ^^
    Passo per un saluto e per avvisarti che ho premiato il tuo blog, molto carino! ^^
    http://ilpozzodeisussurri.blogspot.com/2011/03/kreativ-blogger-award.html

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  2. L'ho visto! Molto bello.... lui poi mi piace moltissimo come attore... nel film ricordo scene di gesti sensuali di quell'amore impossibile...

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